ENERGIA – Rinnovabili termiche, arriva il decreto ai privati 700 mln di incentivi l’anno


Con oltre 12 mesi di ritardo il governo vara il provvedimento per lo sviluppo di solare e biomasse nel riscaldamento. Fondi anche per la messa in efficienza degli edifici pubblici. Lo Stato si farà carico del 40% dell’investimento. Clini: “Non ci saranno speculazioni” .

English: Bill is a thermographer with a home b...

English: Bill is a thermographer with a home based business in thermography. (Photo credit: Wikipedia)

ROMA – Con un ritardo di oltre 400 giorni rispetto alla scadenza prevista, i ministri dello Sviluppo economico Corrado Passera, dell’Ambiente Corrado Clini e delle Politiche agricole Mario Catania hanno varato oggi lo schema di decreto ministeriale per l’incentivazione dell’utilizzo delle fonti rinnovabili nell’energia termica (riscaldamento a biomassa, pompe di calore, solare termico e solar cooling) e delle misure per la messa in efficienza energetica degli edifici pubblici.

Il provvedimento è un tassello fondamentale delle politiche di riconversione del sistema energetico nazionale in chiave sostenibile al quale l’Italia deve puntare anche in virtù dei traguardi fissati dalla direttiva dell’Unione europea “20-20-20” che fissa per il nostro Paese un obiettivo del 17% di energia prodotta da fonte rinnovabile entro il 2020 e un miglioramento dell’efficienza, alla stessa data, del 20%.

“Per quanto riguarda le fonti rinnovabili termiche – spiega una nota del ministero dell’Ambiente – il nuovo sistema incentivante promuoverà interventi di piccole dimensioni, tipicamente per usi domestici e per piccole aziende, comprese le serre, fino ad ora poco supportati da politiche di sostegno. Il cittadino e l’impresa potranno dunque più facilmente sostenere l’investimento per installare nuovi impianti rinnovabili ed efficienti (con un costo di alcune migliaia di euro) grazie a un incentivo che coprirà mediamente il 40% dell’investimento e che verrà erogato in 2 anni (5 anni per gli interventi più onerosi)”.

[…]”Lo Stato si prende l’impegno di pagare una quota importante dell’investimento di famiglie e pubblica amministrazione per l’efficienza in campo energetico: parliamo del 40% dell’investimento per cifre che sfiorano i 900 milioni di euro all’anno”, ha spiegato il ministro Passera illustrando il provvedimento intervenendo agli Stati generali della green economy in corso a Rimini. “Abbiamo 700 milioni di euro all’anno per i privati e 200 milioni per le amministrazioni pubbliche per tutto il tempo della durata degli investimenti – ha aggiunto Clini – Le risorse sono reperite sulla bolletta elettrica e sulla bolletta del gas per il tempo necessario”.

Il decreto sull’incentivazione, che sulla scia di quello per il fotovoltaico è stato ribattezzato “conto termico”, è finalizzato a promuovere soprattutto i piccoli e medi impianti con una potenza attorno ai 500 kW, tarati quindi su famiglie, condomini o piccole imprese.

Da Repubblica.it   la notizia qui…

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Il Quinto Conto Energia è legge


Energías Renovables

Energías Renovables (Photo credit: Jumanji Solar)

Emanati i provvedimenti che definiscono i nuovi incentivi a fer elettriche e fotovoltaico.Via libera definitivo ai due decreti ministeriali con la firma dei ministri Passera, Clini e Catania. Tra le modifiche apportate, ampliamento del budget di spesa a 500 mln e innalzamento della soglia per il registro solare.

(Rinnovabili.it) – Il Quinto Conto Energia e il provvedimento sulle rinnovabili elettriche sono ufficialmente legge. Come preannunciato dallo stesso Passera, si è conclusa venerdì sera la lunga marcia dei due decreti ministeriali che definiscono le nuove tariffe statali per l’elettricità verde “made in Italy”. Anche il ministro dell’ambiente Corrado Clini e quello delle politiche agricole Mario Catania hanno apposto la propria firma sui due testi, formalizzando così il via libera ai nuovi regimi incentivanti. Durante questi mesi di attesa, dura prova il settore delle rinnovabili italiane, si è assistito ad un susseguirsi di prese di posizione e scontri, ma nonostante gli interventi della Commissione Europea, il parere condizionato delle regioni e l’appello degli attori del settore, i testi finali dei due decreti non si discostano troppo dalle posizioni iniziali a cominciare dalla disposizione, in linea con le previsioni della precedente normativa, dell’entrata in vigore 45 giorni dopo il superamento (previsto a breve) della soglia di 6 miliardi di incentivi per il fotovoltaico, e il 1 gennaio 2013 per le altre rinnovabili elettriche, pur prevedendo un periodo transitorio di 4 mesi. Unica eccezione è quella prevista per gli impianti pv realizzati su edifici pubblici e su aree delle amministrazioni pubbliche che entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2012 a cui si applicheranno ancora le tariffe del Quarto Conto Energia.

Gli obiettivi rimangono gli stessi: raggiungere e superare i target richiesti dalla UE riducendo l’onere sulle bollette di cittadini e imprese attraverso un sistema di sussidi – a detta dei ministri – “moderno, sostenibile ed equo”. Attraverso una nota congiunta Clini e Passera ci tengono però a sottolineare che nelle ultime settimane, sono state effettuate importanti modifiche migliorative, che integrano in un certo qual senso i pareri dell’Autorità per l’Energia e della Conferenza Unificata, oltre a tener conto delle specifiche mozioni Parlamentari e i suggerimenti di Associazioni di categoria.

“I Decreti – si legge nella nota stampa – pongono le basi per uno sviluppo ordinato e sostenibile delle energie rinnovabili, allineando gli incentivi ai livelli europei e adeguandoli agli andamenti dei costi di mercato delle tecnologie (calati radicalmente nel corso degli ultimi anni). Si introduce inoltre un sistema di controllo e governo dei volumi installati e della relativa spesa complessiva (aste per impianti grandi e registri per impianti di taglia media).”

COSA E’ CAMBIATO Le settimane di concertazione fra i tre dicasteri competenti, e soprattutto l’irremovibilità del ministro dell’Ambiente su alcuni punti clou hanno portato alla modifica di alcune norme rispetto alla versione originale dei decreti, a partire da un ampliamento del budget di spesa, per un totale di 500 milioni di euro annui – pari a ulteriori 10 miliardi di Euro di spesa su 20 anni – suddivisi tra Quinto Conto Energia (200 milioni) e rinnovabili elettriche (300 milioni) e da un forte semplificazione delle procedure per l’iscrizione ai registri che introduce l’autocertificazione in sostituzione dell’atto di notorietà.

Inserito anche un contenuto innalzamento delle soglie di accesso ai registri, che passa così dai 12 ai 20 KW per tutte le categorie rilevanti a patto che accettino di ricevere una tariffa incentivante decurtata del 20%, esentando invece dall’obbligo gli impianti a concentrazione, quelli innovativi e quelli realizzati da Amministrazioni pubbliche, oltre a quelli in sostituzione di amianto fino a 50 KW. Gli altri impianti fotovoltaici accedono, invece, qualora rispettino i requisiti stabiliti previa iscrizione in appositi registri, “in posizione tale da rientrare nei seguenti limiti massimi di costo indicativocumulato annuo degli incentivi:

a) 1° registro: 140 milioni di euro;

b) 2° registro: 120 milioni di euro;

c) registri successivi: 80 milioni di euro a registro e comunque fino al raggiungimento del limite.

Rimangono confermate le premialità gli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in eternit e quelli con preponderante uso di componenti europei, e la priorità di accesso al registro per gli impianti realizzati dalle aziende agricole. Infine è stato aggiunto un incremento delle tariffe per alcune specifiche tecnologie che presentano una forte ricaduta sulla filiera nazionale come nel caso geotermico innovativo, fotovoltaico a concentrazione e innovativo.

Da Rinnovabili.it   la n0tizia qui…

Energía eólica en Neuquén

Energía eólica en Neuquén (Photo credit: SEOWEB2)

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IL CASO – Assunzioni e nuove aperture cresce solo l’economia verde


Green Jobs Not Jails

Image by Brooke Anderson via Flickr

Inaugurato in provincia di Arezzo un laboratorio di ricerca sulle rinnovabili che darà lavoro a 200 persone. Un caso non isolato che conferma le potenzialità occupazionali della green economy.

Assunzioni e nuove aperture cresce solo l’economia verde.
ROMA – Duecento assunzioni nel giro di un anno non risolvono di certo il problema della disoccupazione, ma indicano una strada. Se l’Italia vuole riprendere a crescere (possibilmente in maniera sostenibile), esportare tecnologia e porre argine alla fuga di cervelli, la via da percorrere è quella della ricerca e della green economy.

A Terranova Bracciolini, in provincia di Arezzo, la multinazionale dell’energia pulita One-Power (che già impiega in Italia circa 1200 dipendenti) ha inaugurato venerdì il suo Centro d’Eccellenza e Sviluppo delle fonti rinnovabili. Un laboratorio distribuito su due piani con una superficie di 1672 metri quadrati che da qui alla fine del 2012 darà lavoro a duecento persone, 135 delle quali ingegneri chiamati a studiare come ricavare e immagazzinare meglio l’energia prodotta da sole e vento.

Sono ormai mesi che analisi sulle potenzialità occupazionali della green economy vengono pubblicate a ritmo periodico. Tra le ultime, quella sfornata dall’apposita task force di Confindustria sulla possibilità di ottenere, da qui al 2020, 1,6 milioni di unità di lavoro nel solo settore dell’efficienza energetica. Non a caso il tema è uno dei punti inseriti nel manifesto per la crescita 1 recapitato al governo dagli industriali.

Un altro studio, questa volta realizzato da Unioncamere e Symbola, stima invece che il 30% delle piccole e medie imprese punta su scelte connesse a vario titolo alla green economy, con una percentuale che sale nelle imprese che esportano (33,6%), che sono cresciute economicamente anche nel disastroso 2009 (41,2%).

Da Termini Imerese 2 alla Iveco-Iribus 3, dalla Jabil 4 alla Fincantieri 5: a interrompere la lunga sequenza di notizie drammatiche dal mondo del lavoro sono quasi sempre e quasi solo aziende che hanno a che fare con l’economia verde. Il laboratorio di Terranova Bracciolini non è infatti un caso isolato.

Qualche settimana fa la Angelantoni ha inaugurato in Umbria il nuovo impianto 6 della Archimede Solar Energy per la produzione di ricevitori per centrali solari a concentrazione. “La produzione comincerà con una capacità annua di 75mila ricevitori e potrà essere aumentata a 140mila, offrendo lavoro a 200 persone, figure professionali di alta specializzazione”, ha spiegato l’amministratore delegato Gianluigi Angelantoni.

Risale invece a luglio l’apertura in provincia di Catania della più grande fabbrica italiana per la produzione di moduli fotovoltaici. L’impianto 3Sun, nato da una joint venture tra Enel Green Power, Stm e Sharp, nella fase iniziale occuperà 280 addetti qualificati e avrà una capacità produttiva di pannelli fotovoltaici di 160 MW all’anno, che potrà essere incrementata nel corso dei prossimi anni a 480 MW l’anno. Nella primavera scorsa, inoltre, una ventina di imprese, da Bolzano a Salerno, passando per Roma e Pisa, era a caccia di circa 250 persone, come certificavano le segnalazioni riportate sul Sole 24 Ore dell’11 maggio.

Da Repubblica.it   la notizia qui…

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Più energia dal sole per i cittadini pugliesi


Trullo
Image by Chris Kimber via Flickr

La Regione Puglia ed Enel.si insieme per promuovere la cultura dell’efficienza energetica ed incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici di nuova generazione.

Il 17 Dicembre 2010 il Presidente della Regione, On. Nichi Vendola, firma l’accordo con Enel.si per un’importante iniziativa ambientale: il “Progetto Solare Strutturale” che incentiva l’installazione di impianti fotovoltaici di piccola e media taglia sul tetto di edifici di privati e di piccole e medie imprese. La realizzazione degli impianti è affidata agli Affiliati della Rete in Franchising Enel.si che aderiscono a questa interessante iniziativa.

Il progetto, di notevole rilievo in termini di tutela dell’ambiente, dà l’opportunità a tutti i cittadini pugliesi – residenti nel territorio – di installare impianti fotovoltaici su tetto da 1 a 50 kWp connessi alla rete; propone ai Clienti, privati o aziende, due vantaggiose soluzioni per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico:

1. il Cliente può realizzare l’impianto fotovoltaico, adatto alle proprie esigenze di consumo, impegnandosi a cedere all’Affiliato Enel.si, che sostiene l’investimento, gli introiti derivanti dal Conto Energia e beneficiando dei vantaggi e dei risparmi derivanti dal servizio di Scambio sul posto richiesto al GSE;

2. il Cliente può fare proprio l’investimento attraverso l’acquisto dell’impianto fotovoltaico da 3 kWp o da 6 kWp presso l’Affiliato Enel.si, ad un prezzo competitivo, con soluzioni economiche che prevedano la formula di finanziamento di credito al consumo e sfruttando il duplice beneficio dello Scambio sul posto e del Conto Energia.

Da Enel la notizia qui…

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Esteri – Rinnovabili, in Cina investimento massiccio


The North China Plain is the area surrounding ...

Image via Wikipedia

Piano quinquennale 2011-2015 che prevede finanziamento da 753 miliardi di dollari. Stimato un taglio di emissioni nocive fino al 45% entro il 2020.

La Cina mette la barra a dritta sul settore energetico e in particolare sulle fonti rinnovabili: uno degli aspetti più significativi del piano quinquennale 2011-2015 varato al termine del 17esimo Comitato centrale del Partito comunista è rappresentato dai nuovi obiettivi in termini di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni di carbone.

La Cina è il primo consumatore di energia al mondo, secondo l’Agenzia internazionale per l’Energia, e la rapidità con la quale ha abbracciato le energie alternative come quella solare, eolica e nucleare ha avuto un profondo impatto su quei settori industriali.

Da Ia la notizia qui…

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Finanziamento fotovoltaico con i contributi statali


Solar Power for home
Image by solarpowerforyou via Flickr

Rispetto al passato l’installazione, sul tetto di una casa, di un impianto fotovoltaico di piccola potenza, rappresenta una soluzione vantaggiosa nel medio e nel lungo periodo al fine di tagliare la bolletta per quel che riguarda il consumo di energia elettrica.

Inoltre, grazie ai contributi statali, attraverso la connessione in rete dell’impianto, offerti dal Conto Energia, si possono via via acquisire, per un periodo pari a ben 20 anni, risorse che permettono non solo di rientrare dall’investimento, ma anche di guadagnare.

Oramai da tempo è tra l’altro possibile per i privati accedere al credito proprio con la finalità di installazione di impianti fotovoltaici. Ad esempio, Unicredit Group, con la finalità di installazione di pannelli fotovoltaici, propone alla propria clientela dei finanziamenti che possono essere sia ipotecari, sia chirografari, ovverosia senza il rilascio di garanzie reali, con la formula del tasso variabile oppure con rimborso della rata a tasso fisso.

Da Vostrisoldi la notizia qui…

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Enea, il Rapporto Fonti Rinnovabili 2010: in Italia bene il fotovoltaico, a rilento il solare termico


Futuro Fotovoltaico

Image by Elisabetta_81 via Flickr

L’Enea ha presentato il Rapporto Fonti Rinnovabili 2010. Cresce il fotovoltaico in Italia: la nuova capacità installata nel solo 2009 (574 MWp) è stata largamente superiore a quella cumulata complessivamente fino all’anno precedente (458 Mwp).

In ritardo il settore del solare termico:
Italia al quattordicesimo posto tra i paesi UE, con una potenza installata di 23,4 kWth ogni 1.000 abitanti rispetto ai 362 kWth dell’Austria. On line il testo del rapporto.

Il 13 luglio 2010 l’Enea ha presentato il Rapporto Fonti Rinnovabili 2010. Crisi economica, aumento dei costi e delle incertezze legate all’approvvigionamento energetico, crescita delle emissioni e rischio cambiamenti climatici sono, secondo Enea, le sfide urgenti che il settore energetico deve affrontare: le fonti rinnovabili, assieme ad un uso più razionale dell’energia, sono la chiave per superare questi ostacoli e andare verso uno sviluppo economico di tipo sostenibile.

Da Eco dalle città la notizia qui…

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Per il 55 per cento un successo solare


MILAN, ITALY - JULY 02:  Italian Minister of E...
Image by Getty Images via Daylife

Il signor Rossi non esiste. Se esistesse, però, sarebbe proprietario di una villetta in Brianza, costruita tra gli anni 60 e i primi anni 80. Una casa di circa 160 metri quadrati, con il riscaldamento a metano e le finestre nuove di zecca: vetri ad alta efficienza installati grazie alla detrazione fiscale del 55% sul risparmio energetico.

Il signor Rossi non esiste. Non “questo” signor Rossi, perlomeno. Ma il suo ritratto riassume bene le caratteristiche medie dei 590mila italiani che finora hanno sfruttato lo sconto fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio.

Il ritratto lo si ricava dalla Relazione 2008 elaborata dall’Enea, che sarà presentata domani a Roma nel convegno «Detrazioni fiscali per l’efficienza energetica» e poi pubblicata sul sito dell’ente. Raccontare le cifre consente di sfatare molti falsi miti sul 55 per cento.

E, forse, di capire che ne sarà della detrazione. Perché il punto è proprio questo: ad oggi, è valida solo per le spese sostenute entro il 31 dicembre di quest’anno. Poi finirà, e i contribuenti potranno appellarsi solo al più magro 36%, che premia i lavori di ristrutturazione, compresi quelli per il risparmio energetico.
Tutto questo a meno di una proroga, che non va data per scontata, ma non è impossibile. Il ministero dello Sviluppo economico dà un giudizio del 55% «assolutamente positivo dal punto di vista tecnico». Si tratterà, se mai, di avere una visione d’insieme, considerando «il numero di pratiche ricevute, la caratterizzazione degli interventi, gli investimenti sostenuti», oltre al risparmio energetico conseguito e agli effetti indiretti come l’emersione del lavoro nero. Del monitoraggio 2007-2009 è stato incaricato appunto l’Enea. Dopodiché, spiegano dal dicastero guidato da Claudio Scajola, «si valuterà l’opportunità per un’eventuale proroga». Tanti signor Rossi ci sperano, così come le aziende produttrici, i progettisti e gli installatori.

Da Sole24ore.it la notizia qui…

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Cattive notizie verso Copenhagen Emissioni a «livelli mai raggiunti»


[General view, Copenhagen, Denmark] (LOC)

Image by The Library of Congress via Flickr

A tre settimane dall’inizio della quindicesima Conferenza Onu sul Clima di Copenhagen, gli esperti non forniscono buone notizie.

Le emissioni di gas a effetto serra, infatti, avrebbero toccato livelli mai raggiunti dall’epoca preindustriale e si starebbero avvicinando «agli scenari pessimistici» ipotizzati finora. «Le notizie non sono buone», ha affermato l’Organizzazione meteorologica mondiale. «La concentrazione di gas a effetto serra continua a aumentare con un ritmo molto rapido, bisogna agire rapidamente», afferma il segretario generale dell’Omm, Michel Jarraud, presentando alla stampa gli ultimi dati raccolti dall’agenzia delle Nazioni Unite. Ciò conferma «la tendenza di un aumento esponenziale» di questi gas, dice Jarraud. Ci troviamo davanti «allo scenario pessimistico» descritto dal Gruppo internazionale di esperti sul cambiamento climatico (Giec).

Intanto l’Unione europea e le grandi potenze mondiali si preparano alla conferenza internazionale. Per il segretario esecutivo della Convenzione Onu sul clima, Yvo de Boer, è di cruciale importanza che gli europei continuino a esercitare la loro leadership internazionale alla Conferenza internazionale di Copenhagen, in dicembre, mantenendo la loro offerta di tagliare le emissioni del 30%, in modo da spingere gli altri paesi sviluppati a offrire riduzioni simili.

Da l’Unità la notizia qui..

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Nel Lazio una centrale solare competitiva


Cooking with mirrors

Image by hugovk via Flickr

Gli specchi curvi convogliano la radiazione solare su un tubo metallico all’interno del quale scorre un fluido composto da sali minerali, fluido che può raggiungere una temperatura di oltre 500 gradi centigradi; uno scambiatore di calore produce vapore che viene utilizzato nelle turbine: queste, girando, muovono una specie di grossa dinamo che produce elettricità.

Stiamo parlando di una nuova centrale per la produzione di energia elettrica, che sorgerà nel Lazio, in provincia di Latina, in un’area di circa 100 ettari, con una capacità di produrre 30 Megawatt elettrici, ovvero il fabbisogno giornaliero di ben 10.000 abitazioni, grazie ad un complesso sistema di specchi paraboidali che catturano e concentrano l’energia solare, per poi trasformarla in energia elettrica.

Il costo previsto per realizzare questa opera è di circa 170 milioni di euro: una cifra che può sembrare alta, mentre invece va rapportata alla durata media di questo moderno tipo di impianti (da 30 a 40 anni), oltre che ai giorni ed alle ore medie di insolazione, arrivando quindi ad una cifra (comprendente anche i costi di installazione ed i costi di gestione) che si aggira tra 0,12 e 0,15 euro a chilowattora! Prezzo decisamente competitivo con l’energia nucleare che in Europa viene venduta al costo di 0,10 euro a kw, senza contare gli altri costi aggiuntivi riguardanti il riprocessamento del combustibile, lo smantellamento delle centrali, l’immagazzinamento e la messa in sicurezza delle scorie.

Si tratta quindi di una centrale solare termodinamica, la prima in Italia nel suo genere, dopo quella di Priolo, in Sicilia. L’impianto risulterà sicuramente conveniente ed adeguato all’ambiente ed all’economia, in quanto nel Lazio si prevedono circa 18.000 posti di lavoro in questo settore.

Da Quotidiano.net la notizia qui…

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La Ue a Berlusconi: «Non sono rinegoziabili i tetti di quote di Co2»


Silvio Berlusconi
Image via Wikipedia

Il premier italiano aveva scritto una lettera a Barroso per chiedere di rivedere liimiti. Il piano nazionale italiano sulle emissioni è stato approvato nel 2007.

BRUXELLES – Un nuovo stop a Berlusconi dall’Europa: i tetti sull’assegnazione di quote di Co2 all’Italia «non sono rinegoziabili» ha detto la portavoce della commisione Ue, Barbara Hellfrich, interpellata sulle notizie stampa a proposito di una lettera del premier Silvio Berlusconi al presidente dell’esecutivo europeo Barroso, per chiedere di rivedere i tetti di Co2.

SCADUTI I TERMINI – «I tetti sono stati definiti e adottati dalla commissione attraverso un processo basato sulla legislazione europea», ha detto la portavoce «e non sono rinegoziabili». Il piano nazionale italiano sulle emissioni di Co2 è stato approvato nel 2007. La legislazione europea fissa in un periodo di due mesi i tempi per un eventuale ricorso.

Da Corriere.it la notizia qui…

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Milano – La coperta Scucita ricognizione delle piste ciclabili Milanesi


Pista Ciclabile

Image by _Pek_ via Flickr

Milano – Sabato 19 settembre 2009 ore 14,15
Da Piazzale Dateo al Ticinese

Il 19 settembre, a metà della settimana di Lombardia in bici, scatta il terzo appuntamento con La coperta scucita.

L’iniziativa, partita nel marzo di quest’anno, ci sta conducendo attraverso le piste ciclabili di Milano per valutarne positività e difetti, qualità e mancanze. Riteniamo infatti che quel (poco) che è stato fatto vada osservato e studiato in modo da valutare come fare quel (tanto) che ancora è da realizzare. Pur credendo, come spesso abbiamo già detto, che la ciclabilità a Milano non vuol dire solo piste ciclabili, pensiamo che il patrimonio esistente sia comunque da valorizzare.

In molte situazioni i tratti mal costruiti e poco utilizzati rappresentano un motivo per affossare qualsiasi politica seria sull’uso della bicicletta: da più parti si sente dire che sui pochi tratti realizzati i ciclisti non ci vanno e quindi tutto è inutile, sono solo soldi buttati. La realtà è che percorrere alcuni dei tratti esistenti è spesso complicato se non pericoloso.

Da Fiab Ciclobby la notizia qui…

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Con Bikemi cresce la mobilità su due ruote


Caught on the TV

Image by fabiux via Flickr

Milano – In sella il 5% dei milanesi. L’assessore Croci ha presentato la rassegna di video realizzati dagli studenti del Politecnico per promuovere la diffusione della bici in città. Tra i dati forniti sugli investimenti in corso e pianificati: 15.6 mln di euro per itinerari del centro storico, 6.5 mln per la ciclabilità diffusa e 5 mln per il primo raggio verde.

Milano, 17 settembre 2009 – Nell’ambito degli eventi organizzati per la Settimana Europea della Mobilità sostenibile, il Comune di Milano ha presentato “Milano a ruota libera – Promuovere la cultura della bicicletta”, rassegna di video sul tema della bici a Milano, realizzati dagli studenti della Facoltà del Design del Politecnico.[…]

Video dell’iniziativa
Di seguito tutti i video del concorso “Milano a ruota libera – Promuovere la cultura della bicicletta

Video realizzati dagli studenti della Facoltà del Design del Politecnico di Milano sul tema “la bici a Milano”:
* in collaborazione con Politecnico di Milano

Autocrazia Emozioni BiciMi PacBike 1 PacBike 2 Miracolo 100Bici Biker ViviMilano LaScelta ABC DrinDrin 1 DrinDrin 2 DrinDrin 3 DrinDrin 4

Da Comune di Milano la notizia qui…

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16-22 settembre 2009 – Appuntamenti di Lombardiainbici 2009 in provincia di Milano


Critical Mass: Celebratory Bike Lift

Image by Grant Neufeld via Flickr

Nel settembre 2009 si svolge in tutta la regione Lombardia la sesta edizione di Lombardiainbici.

Molte decine di eventi organizzati in tutta la Lombardia, con il coordinamento di FIAB, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, coinvolgono associazioni ed enti che si riconoscono nell’esigenza di sostenere l’uso della bicicletta per migliorare traffico e ambiente.

Unico, anche in questo caso, il fil rouge della manifestazione:
promuovere ad ogni livello la diffusione della mobilità ciclistica, sia nella valenza turistica sia come mezzo di trasporto, come alternativa sostenibile alla motorizzazione privata.

Lombardiainbici ’09
Appuntamenti di MILANO aggiornati al 22-7:

Milano – 13/9 Green bike per la festa degli alberi
Ore 10.15 ritrovo alla fermata M2 Gioia, per una
biciclettata lungo la ciclabile del Martesana fino al
parco Adriano
(arrivo verso le 11.30), accompagnati
dalle Guardie Ecologiche Volontarie che illustreranno
le particolarità botaniche lungo il percorso.
Partecipazione gratuita. Iscrizione alla partenza
o presso 50piu@paysage.it. A cura di: Comune
di Milano Arredo Urbano e Verde, in collaborazione
con Parchi Giardini 50+,GEV Guardie Ecologiche
Volontarie,Assessorato Mobilità,Trasporti e Ambiente
e Fiab Ciclobby.

Milano – 16/9 8° censimento della mobilità ciclistica della città di Milano
Per tutta la giornata
lungo la cerchia dei Navigli,
tradizionale appuntamento annuale di “conta” dei
ciclisti milanesi con il coinvolgimento di quasi cento
volontari. Dopo qualche anno di collaborazione
con il Comune di Milano, Fiab Ciclobby torna a organizzare
l’evento con le sole proprie forze. Ma c’è
un’altra novità: valuteremo anche la presenza delle
bici del bike sharing.In caso di pioggia il censimento
si tiene il successivo mercoledì, 23/9. A cura di: Fiab
Ciclobby.

Milano – 16/9 Un piccolo museo molto particolare
Ore 15.45 ritrovo in piazza Borromeo.Visita al settecentesco
palazzo Mangini Bonomi e alla sua collezione
di oggetti d’uso quotidiano. Segue la visita ad
altre due dimore storiche. Partecipazione gratuita.
Solo 12 posti, prenotare entro il 15/9 (Segreteria
Fiab Ciclobby, 02 69311624). A cura di: Fiab Ciclobby.

Milano – 16-22/9 Bici a scuola: impariamo a usarla
Presso la Scuola Primaria di Venini 80, durante tutta
la settimana di Lombardiainbici si propongono incontri
con volontari di Fiab Ciclobby per conoscere
la funzione della bicicletta nella storia dell’uomo
e per riflettere sulla sua valenza come mezzo per
una mobilità sostenibile. In collaborazione con la
Polizia Locale si propongono percorsi strutturati
all’interno dal cortile della scuola da percorrere
con la bicicletta utilizzata in mattinata per venire a
scuola. A cura di : Istituto Comprensivo “Ciresola”, Fiab
Ciclobby, Polizia Locale Milano.

Milano – 16-22/9 Aperitivo in bici
Tutti i giorni tra le 19.00 e le 21.30 presso Freak,
Via Bertani 6 (zona Arco della Pace)
, aperitivo a €
4,00 a tutti coloro che si presenteranno al locale in bicicletta
e ai soci di Fiab Ciclobby. A cura di: Freak.

Milano – 17/9 Presentazione di “Evviva Milano in bici”
Ore 18.00 presso la Libreria Hoepli di via Hoepli 5,
presentazione del libro Evviva Milano in bici diAnna
Pavan
, 22 nuovi itinerari in Milano dopo il fortunatissimo
Milano è bella in bici, ed.Meravigli.Conduce
Gino Cervi, con Anna Pavan, Guia Biscàro autrice
delle fotografie,Aldo Monzeglio presidente onorario
di Fiab Ciclobby. Ingresso libero.A cura di: Fiab Ciclobby,
Edizioni MilanoExpo – Meravigli, Libreria Hoepli.

Milano – 17/9 Al lavoro in bicicletta
Nella Settimana europea della Mobilità sostenibile, i
cittadini che scelgono la bici per andare al lavoro si
possono unire in corteo diretti verso il centro città.
Ore 8.00 ritrovo in piazzale Loreto angolo corso
Buenos Aires
, ore 8.15 partenza in gruppo. In
corso Vittorio Emanuele viene offerta ai partecipanti
la colazione (cappuccio e brioche). Poi, tutti
liberi, ognuno per la propria destinazione. A cura
di: Comune di Milano Assessorato Mobilità,Trasporti
e Ambiente e Fiab Ciclobby.

Milano – 18/9 Chi sceglie la bici merita un premio
Ore 8.00 e ore 16.00,
davanti ad alcune scuole milanesi
i volontari di Fiab Ciclobby danno un piccolo
premio a bambini e genitori che vanno a scuola in
bicicletta e informazioni sulla ciclabilità milanese e
sull’associazione. Iniziativa nazionale FIAB a sostegno
dell’uso quotidiano della bicicletta. A cura di:
Fiab Ciclobby.

Milano – 19/9 La coperta scucita: da piazzale Dateo ai Navigli
Ore 14.15
ritrovo in piazzale Dateo per il terzo
appuntamento di verifica della ciclabilità urbana
nella zona Sud-Est. Passeggiata in bici lungo vecchie
e nuove piste ciclabili della zona
. Incontro con i comitati
di zona.Arrivo in Zona Navigli alle 17.30 circa.
Partecipazione gratuita. A cura di: Fiab Ciclobby.

Milano – 20/9 Milano liberty
Ore 10.00
ritrovo in piazzetta Reale, Milano. In occasione
dell’ abituale incontro di Fiab Ciclobby (Milano
Arte, ogni terza domenica del mese), si possono
ammirare alcuni dei più begli esempi di liberty a
Milano. Partecipazione gratuita. A cura di: Fiab Ciclobby

Milano – Rho – 20/9 La Pedalatazzurra, 12a edizione
Ore 8.00
ritrovo alla Fiera Milano Rho, Porta Sud;
partenza ore 9.15 per la cicloturistica classica milanese
di 65 km nel Parco Agricolo Sud e Parco del
Ticino, a carattere nazionale, con patrocinio della
FCI e del CONI; arrivo previsto per le 12.30 al
punto di partenza. La manifestazione, accompagnata
dalla scorta tecnica e dai mezzi di assistenza, è
aperta a tutti gli enti di promozione sportiva e prevede
la classifica per società valida come Trofeo
Eicma Milano. Il costo è di € 15,00 e comprende due
ristori, a metà percorso a Pontevecchio di Magenta
e all’arrivo, e ingresso gratuito al Salone del Ciclo.
Iscrizione al ritrovo o a Milano presso Turbolento
Velostore, via Goito 5 (tel. 0289059440), a Magenta
presso Battistella Cicli (tel. 029793776). A cura di:
Eicma salone del Ciclo e Turbolento Milano.

Milano – 21/9 Sicuramente in bici
Ore 18.30
presso la sede di Ciclobby Fiab, via
Borsieri 4/E (zona Isola)
, incontro sul tema “Sicurezza
in bicicletta”. La sicurezza del ciclista non dipende
solo dalla strada e dagli altri utenti. Regole
e prudenza aiutano il ciclista ad affrontare con
maggiore serenità il quotidiano confronto con le
insidie del traffico. Per una sicurezza stradale partecipata
occorre consapevolezza: consigli utili e
comportamenti a rischio; le nostre proposte. Ingresso
libero. A cura di: Fiab Ciclobby.

Milano – 21/9 Alla scoperta dei finti castelli di Milano
Ore 20.30
ritrovo in piazza Sant’Eustorgio per percorrere
il primo dei 22 curiosi itinerari di Evviva
Milano in bici, il nuovo libro di Anna Pavan
per Fiab
Ciclobby.Accompagnati dall’autrice, un paio d’ore
di tranquilla passeggiata serale. Partecipazione gratuita.
Necessario impianto luci funzionante. A cura
di: Comune di Milano Assessorato Mobilità,Trasporti
e Ambiente e Fiab Ciclobby.

Milano – 27/9 Green Bike tra boschi e laghi
Ore 9.20
ritrovo alla fontana davanti al Castello
Sforzesco
, per una biciclettata lungo le ciclabili fino
a piazzale Lotto e poi Parco di Trenno, Boscoincittà
e Parco delle Cave. Partecipazione gratuita. Iscrizione
alla partenza (oppure 50piu@paysage.it). A
cura di:Comune di Milano Arredo Urbano e Verde, in
collaborazione con Parchi Giardini 50+, GEV Guardie
Ecologiche Volontarie, Assessorato Mobilità,Trasporti
e Ambiente e Fiab Ciclobby.

Per l’elenco aggiornato delle iniziative  che si svolgeranno nelle diverse località  della Lombardia: rivolgersi agli organizzatori degli eventi, consultare il sito http://www.fiab-onlus.it, scrivere a lombardiainbici@fiab-onlus.it, contattare la segreteria FIAB, via Borsieri 4/E, 20159 Milano, tel. e fax 02-69.31.16.24 Federazione Italiana Amici della Bicicletta

Da Ciclobby.it la notizia qui…

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Inaccettabile l’art. 4 del decreto anti-crisi. Prestigiacomo: “Norma deleteria per l’ambiente e per la salute dei cittadini”


ROME - MAY 15:  Newly appointed environment mi...
Image by Getty Images via Daylife

L’Articolo 4 del decreto “anti-crisi” approvato dalle Commissioni Finanze e Bilancio della Camera, sopprime di fatto il ruolo del Ministero dell’Ambiente nel delicato iter autorizzativo per la realizzazione di centrali di produzione e per le reti di distribuzione di energia, ed esautora ogni ruolo degli enti locali.

Si tratta di un provvedimento di inaudita gravità, inaccettabile per chi, in questa legislatura, ha sbloccato nel rispetto della normativa ambientale, in pochi mesi, centinaia di pratiche Via che paralizzavano la realizzazione di importanti opere per lo sviluppo del paese.

Né la legge obiettivo, né la recente normativa approvata nel gennaio 2009 sui commissari straordinari per le opere strategiche hanno mai escluso le tutele ambientali e della salute dei cittadini, imposte dal diritto comunitario, che invece, con questo articolo, passerebbero ad un unico soggetto che da solo, si pretende, dovrebbe sostituire le competenze dei 60 esperti della Commissione Via-Vas, e dei 20 della Commissione AIA nonchè di professionalità capaci di coniugare tutela ambientale e sviluppo.

“Chiedo – afferma il ministro Stefania Prestigiacomo – modifiche sostanziali a questo articolo e denuncio il metodo attraverso il quale Ministeri non competenti in questa materia sono diventati, in nome della semplificazione, portabandiera di una norma deleteria per l’ambiente, per la salute dei cittadini, e persino per la stessa semplificazione perché fonte certa di contenzioso amministrativo e comunitario e quindi di blocchi delle procedure”.

“Questa norma – rileva inoltre il Ministro Stefania Prestigiacomo – potrebbe perfino applicarsi alle centrali nucleari. Francamente, con il lavoro puntuale e trasparente svolto finora proprio in materia di autorizzazioni ambientali per gli impianti energetici, mi chiedo: una norma simile a chi giova?”

Roma, 21 luglio 2009

Da Minambiente.it la notizia qui…

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