Via libera al decreto incentivi: bonus fino a 7mila euro


Lambretta scooter

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Eco-scooter, elettrodomestici, mobili da cucina, abitazioni ad alta efficienza energetica, ma anche gru per l’edilizia, trattori, motori nautici, rimorchi e motori ad alta efficienza energetica.

È il pacchetto di aiuti stanziati dal governo per diversi settori dell’industria contenuto nel decreto incentivi, varato oggi dal Consiglio dei ministri. «Un segnale per incentivare settori in difficoltà», ha detto il premier Silvio Berlusconi.

Il neonato Fondo per incentivi e sostegno di settori in crisi avrà una dote di 300 milioni di euro, 200 milioni con copertura targata ministero del’Economia. La maggior parte dei soldi dovrebbe giungere dalla lotta all’evasione fiscale. Sono anche previsti 100 milioni di integrazione a carico del ministero dell0 Sviluppo economico. Un decreto attuativo integrerà la parte a carico dell’Economia in base ai dati sull’indebitamento. Gli incentivi scattano dal 15 aprile e l’accesso sarà consentito, su prenotazione, fino al 31 dicembre 2010 e fino a esaurimento delle risorse.

Gli aiuti sono incanalati in 3 aree: mobilità sostenibile, sistema casa, sicurezza lavoro. Sono previsti 85 milioni di euro per le abitazioni ad alta efficienza energetica, 58 milioni per l’acquisto dei mobili della cucina, 50 milioni per gli elettrodomestici, 35 milioni per le gru edili, 18 milioni per i trattori, 12 milioni per gli eco-scooter, 10 milioni per i motori nautica, 13 milioni per i rimorchi e 10 milioni per i motori ad alta efficienza energetica.

Da Sole24ore.it la notizia qui…

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Clima, 7,2 miliardi di euro ai Paesi poveri


TOYAKO-ONSEN, HOKKAIDO, JAPAN. During a meetin...

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BOZZA DI ACCORDO. Berlusconi: «600 milioni dall’Italia». L’obiettivo dell’Onu: «Contenere l’aumento della temperatura tra 1,5 e 2°».

COPENAGHEN – I capi di Stato e di governo dell’Ue si sono accordati per dare 7,2 miliardi di euro ai Paesi poveri per il triennio 2010-2012 (2,4 mld all’anno): il cosiddetto fondo «fast start» aiuterà i Paesi in via di sviluppo a dotarsi di tecnologie pulite per frenare il surriscaldamento del pianeta ma dovrebbe facilitare anche il raggiungimento dell’accordo al summit internazionale di Copenaghen. L’Italia darà 200 milioni di euro, un contributo definito «generoso» dal premier Silvio Berlusconi; ma hanno dato contributi anche quei Paesi – come la Lettonia, la Bulgaria, l’Ungheria e la Grecia- che si trovano in una situazione economica molto delicata.

OLTRE LE ASPETTATIVE – I capi di Stato e di governo dell’Ue hanno così superato le aspettative della stessa Commissione Europea. «È di più di quel che ci attendevamo», ha detto il presidente della Commissione, Manuel Barroso. E Ivo de Boer, il capo negoziatore delle Nazioni Unite sul clima, ha definito lo stanziamento «un grande incoraggiamento» ai colloqui in corso a Copenaghen. Le organizzazioni internazionali non governative mettono però in guardia: i fondi, dicono da più parti, devono essere aggiuntivi all’impegno di portare l’Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) allo 0,7% del Pil entro il 2015.

L’ONU – Intanto al vertice nella capitale danese, è sceso in campo l’Onu con una prima bozza ufficiale: un’ipotesi di compromesso, redatta dalla presidenza Onu.

Da Corriere.it la notizia qui…

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L’Italia cresce verde


per sentieri

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L’alta tecnologia, la voglia d’impresa, il coraggio della sfida. Con questi ingredienti una parte del paese sta avviando in sordina una rivoluzione ambientale. Ecco dove e come.

La rivoluzione verde è appena iniziata. In sordina. Guidata da imprenditori coraggiosi che fiutano un’opportunità e non se la lasciano scappare. A cui si aggiungono un paio di assessori che ci credono davvero. Qualcuno vince un premio internazionale. Arriva del capitale, ma raramente dalle banche: le innovazioni non garantiscono reddito sicuro. E di venture capital in giro ce n’è poco. Ma ci sono alcune regioni che riescono a distribuire i fondi europei alle imprese innovative. E ancora più imprenditori che ce la fanno da soli. Insieme stanno rivoluzionando l’industria italiana. Creando i distretti del futuro. E un nuovo volto del made in Italy.

Concentrati soprattutto nel Nord Italia, i neodistretti dell’economia ecosostenibile sono, come i loro antenati, frutto della straordinaria inventiva delle piccole e medie imprese. Ma, a differenza loro, non sono tali solo in virtù della vicinanza fisica dei protagonisti, come accadeva per i vecchi distretti industriali, quanto piuttosto grazie alla messa in comune delle conoscenze.

Da l’Espresso la notizia qui…

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M’ILLUMINO DI MENO 2010


Cirri e Solibello

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M’ILLUMINO DI MENO 2010
Giornata del Risparmio e dell’Evoluzione Energetica

Il 12 febbraio 2010 si festeggia in veste completamente rinnovata la sesta edizione di “M’illumino di meno”, la Giornata del Risparmio e dell’Evoluzione Energetica lanciata dalla popolare trasmissione radiofonica Caterpillar.

Dopo il successo degli anni passati, che ha visto l’adesione di migliaia di ascoltatori e di intere città in Italia e all’estero, il “silenzio energetico” simbolico cui abbiamo invitato tutti si trasforma in una festa dell’energia pulita.

In questi anni, grazie al supporto di istituzioni, scuole, associazioni, aziende e privati cittadini, abbiamo contribuito alla diffusione di una maggior consapevolezza sulle conseguenze del consumo indiscriminato di energia: la riduzione degli sprechi e l’attenzione alle fonti alternative sono diventate parole d’ordine familiari per i nostri ascoltatori.

Sulla scia di questa nuova sensibilità, è giunto il momento di fare un passo avanti rispetto allo spegnimento simbolico in nome del risparmio e di proporre un’accensione virtuosa all’insegna dello sviluppo delle energie rinnovabili.

In questi anni abbiamo imparato a risparmiare, ora impariamo a produrre.

Allo stadio attuale della ricerca tecnologica è già possibile produrre energia con il sole, il vento, il mare, il calore della terreno o con le biomasse. Facendo appello all’inesauribile ingegno italico invitiamo tutti, dagli studenti ai precari, dalle aziende in crisi alle amministrazioni comunali, a misurarsi con la green economy adottando un sistema pulito per accendere tutti insieme le luci il 12 febbraio 2010.

L’intento è duplice: da un lato verificare in prima persona che le tecnologie attualmente disponibili sono efficaci e rappresentano alternative realistiche, dall’altro dare un segnale simbolico di fiducia nelle energie rinnovabili e nello sviluppo di un modello di economia sostenibile.

Da RAI Caterpillar M’illumino di meno 2010 la notizia qui…

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Inaccettabile l’art. 4 del decreto anti-crisi. Prestigiacomo: “Norma deleteria per l’ambiente e per la salute dei cittadini”


ROME - MAY 15:  Newly appointed environment mi...
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L’Articolo 4 del decreto “anti-crisi” approvato dalle Commissioni Finanze e Bilancio della Camera, sopprime di fatto il ruolo del Ministero dell’Ambiente nel delicato iter autorizzativo per la realizzazione di centrali di produzione e per le reti di distribuzione di energia, ed esautora ogni ruolo degli enti locali.

Si tratta di un provvedimento di inaudita gravità, inaccettabile per chi, in questa legislatura, ha sbloccato nel rispetto della normativa ambientale, in pochi mesi, centinaia di pratiche Via che paralizzavano la realizzazione di importanti opere per lo sviluppo del paese.

Né la legge obiettivo, né la recente normativa approvata nel gennaio 2009 sui commissari straordinari per le opere strategiche hanno mai escluso le tutele ambientali e della salute dei cittadini, imposte dal diritto comunitario, che invece, con questo articolo, passerebbero ad un unico soggetto che da solo, si pretende, dovrebbe sostituire le competenze dei 60 esperti della Commissione Via-Vas, e dei 20 della Commissione AIA nonchè di professionalità capaci di coniugare tutela ambientale e sviluppo.

“Chiedo – afferma il ministro Stefania Prestigiacomo – modifiche sostanziali a questo articolo e denuncio il metodo attraverso il quale Ministeri non competenti in questa materia sono diventati, in nome della semplificazione, portabandiera di una norma deleteria per l’ambiente, per la salute dei cittadini, e persino per la stessa semplificazione perché fonte certa di contenzioso amministrativo e comunitario e quindi di blocchi delle procedure”.

“Questa norma – rileva inoltre il Ministro Stefania Prestigiacomo – potrebbe perfino applicarsi alle centrali nucleari. Francamente, con il lavoro puntuale e trasparente svolto finora proprio in materia di autorizzazioni ambientali per gli impianti energetici, mi chiedo: una norma simile a chi giova?”

Roma, 21 luglio 2009

Da Minambiente.it la notizia qui…

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Certificati Verdi, le associazioni chiedono al Governo la modifica del Ddl 1441-ter-B


particolare delle bandiere di Palazzo Chigi, s...

Image via Wikipedia

Le Associazioni aderenti al Comitato di Indirizzo hanno richiesto al Governo la modifica del Ddl 1441–ter–B, in discussione al Parlamento, in modo da evitare danni alla finanziabilità dei progetti di fonti rinnovabili.

Le Associazioni ANEV, ASSOLTERM, FIPER, GIFI, GREENPEACE ITALIA, GSES, ISES ITALIA, ITABIA, KYOTO CLUB e LEGAMBIENTE, aderenti al Comitato di Indirizzo, hanno richiesto al Governo la modifica del Ddl 1441–ter–B (vedi emendamenti in allegato), in discussione al Parlamento, finalizzata al miglioramento della parte del suddetto Ddl che si rivolge al meccanismo dei Certificati Verdi per la promozione delle fonti rinnovabili.

La modifica dell’attuale sistema di incentivazione dei Certificati Verdi, come contenuta nel provvedimento AC 1441-ter-B, al comma 16 e 17 dell’articolo 27, rischia di causare gravi ripercussioni sul sistema di crescita delle fonti rinnovabili.

Pur condividendo l’obiettivo di aumentare la base imponibile dell’obbligo per i produttori da fonte fossile, le suddette Associazioni ritengono che la norma, così redatta, per alcuni meccanismi tecnici connessi al funzionamento del sistema dei Certificati Verdi, possa recare danni alla finanziabilità dei nuovi progetti e, ancor più gravemente, influire sui flussi economici degli impianti già finanziati.

Da Kyoto club la notizia qui…

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IL CASO “Guerra allo smog” Il New Deal cinese


diario di viaggio

Image by justCRONO via Flickr

Svolta ecologista di Pechino sul modello di Obama: “La crisi diventi l’occasione per accelerare il cambiamento”. Investimenti da 58 miliardi di euro per potenziare energia eolica e solare e per nuovi impianti nucleari

QUESTA crisi può diventare l’occasione per accelerare il cambiamento”. Sembra uno slogan di Barack Obama invece lo ha detto Zhang Guobao, direttore generale del ministero dell’Energia a Pechino. La Repubblica Popolare sfida l’America sul tema favorito dell’Amministrazione Obama: anche il New Deal cinese si colora di verde.

Tra gli obiettivi della manovra da 600 miliardi di dollari varata a Pechino per rilanciare la crescita, il risparmio energetico conquista una posizione di rilievo. La Cina investirà 580 miliardi di yuan (circa 58 miliardi di euro) per potenziare la sua produzione di energia nel corso del 2009, ma dal “tutto carbone” del passato la differenza è notevole.

Tra i progetti selezionati figurano importanti aumenti di capacità nelle energie rinnovabili, eolica e solare, nonché nel nucleare. La capacità di produzione di energia eolica della Cina già oggi è seconda solo a quella degli Stati Uniti. [continua…]

Da Repubblica.it la notizia qui…

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