Milano. L’iniziativa: Referendum ambientali, caccia alla firma raccolta di adesioni anche ad agosto


pesca in darsena
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In due settimane si è arrivati a quota 500. Ma ne servono 15mila. E c’è lo scoglio delle autenticazioni.

“Volete dimezzare il traffico, raddoppiare gli alberi, risparmiare energia, preservare il parco agro alimentare dell’Expo e salvare la Darsena?”. Più che quesiti referendari, le cinque domande che il comitato “Milano sì Muove” vuole rivolgere ai milanesi sembrano cinque sfide di portata storica.

E in effetti, nelle intenzioni dei fondatori del comitato Edoardo Croci, Marco Cappato ed Enrico Fedrighini, lo sono. “I referendum per i quali abbiamo iniziato la raccolta firme – hanno spiegato – sono una grande opportunità per i cittadini: potranno riprendersi il diritto di chiedere quale futuro vogliono per la loro città”.

La raccolta firme necessaria per la proposta dei quesiti è cominciata da due settimane e al momento è arrivata a quota cinquecento. Ma “la campagna entrerà nel vivo a settembre – ha spiegato Croci – quando abbiamo programmato i “referendum days” per coinvolgere i cittadini e portare centinaia di tavoli nelle piazze milanesi”.

Chi rimarrà in città ad agosto potrà firmare presso gli uffici dell’anagrafe in via Larga 12, in via Messina 52, in tutte le sedi dei consigli di zona e anche a un tavolo alle Colonne di San Lorenzo, una sera a settimana.

Vai al sito http://www.milanosimuove.it/wordpress/

Da Repubblica.it la notizia qui…

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Nasce la maxi centrale solare “Archimede”


Archimedes in the bath
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E’ stata inaugurata da Enel a Priolo (Sr). Soddisfa i fabbisogni di 4.000 famiglie e funziona di notte grazie alla tecnologia degli specchi ustori.

Enel ha inaugurato a Priolo Gargallo (Siracusa), la centrale solare termodinamica “Archimede”, la prima al mondo a usare la tecnologia dei sali fusi integrata con un impianto a ciclo combinato. Soddisfa il fabbisogno di 4.000 famiglie

La centrale Archimede è la prima al mondo ad usare i sali fusi come fluido termovettore ed è anche la prima al mondo a integrare un ciclo combinato a gas e un impianto solare termodinamico per la produzione di energia elettrica. Archimede è in grado di raccogliere e conservare per molte ore l’energia termica del sole per poterla usare per generare energia elettrica anche di notte o quando il cielo è coperto, grazie agli specchi ustori. In questo modo viene superato il limite tipico di questa fonte rinnovabile: il fatto di poterla usare solo quando la natura la rende disponibile.

Da Informazione & ambiente la notiza qui…

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Enea, il Rapporto Fonti Rinnovabili 2010: in Italia bene il fotovoltaico, a rilento il solare termico


Futuro Fotovoltaico

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L’Enea ha presentato il Rapporto Fonti Rinnovabili 2010. Cresce il fotovoltaico in Italia: la nuova capacità installata nel solo 2009 (574 MWp) è stata largamente superiore a quella cumulata complessivamente fino all’anno precedente (458 Mwp).

In ritardo il settore del solare termico:
Italia al quattordicesimo posto tra i paesi UE, con una potenza installata di 23,4 kWth ogni 1.000 abitanti rispetto ai 362 kWth dell’Austria. On line il testo del rapporto.

Il 13 luglio 2010 l’Enea ha presentato il Rapporto Fonti Rinnovabili 2010. Crisi economica, aumento dei costi e delle incertezze legate all’approvvigionamento energetico, crescita delle emissioni e rischio cambiamenti climatici sono, secondo Enea, le sfide urgenti che il settore energetico deve affrontare: le fonti rinnovabili, assieme ad un uso più razionale dell’energia, sono la chiave per superare questi ostacoli e andare verso uno sviluppo economico di tipo sostenibile.

Da Eco dalle città la notizia qui…

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Milano: Ambiente, via al referendum


Ecopass traffic sign delimiting restricted are...

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Partita la raccolta di adesioni per il referendum cittadino. Servirà un quorum del 30%. Obiettivo, 15mila firme su Ecopass, verde e Darsena. «Più rispetto per la salute e l’ambiente».

MILANO – Cinque referendum per «cambiare la visione della città». E per «inchiodare» la politica su un percorso di «scelte coraggiose, che facciano di Milano un modello internazionale di sviluppo ecologico e sostenibile». Dall’aumento del verde, alla riduzione dell’inquinamento. Nell’idea dei cinque referendum proposti da «Milano sì muove» (comitato composto dall’ex assessore alla Mobilità, Edoardo Croci, dal consigliere dei Verdi, Enrico Fedrighini, e dal radicale Marco Cappato) c’è la speranza di riportare la «società civile» al centro del dibattito e del governo cittadino. Da ieri è partita la raccolta delle firme. Ne servono 15 mila. A quel punto, se l’obiettivo verrà raggiunto, il Comune sarà obbligato a chiamare i milanesi alle urne.

I quesiti sono cinque. Il primo, e più articolato, chiede di «dimezzare traffico e smog attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici, l’estensione di Ecopass e la pedonalizzazione di vaste zone del centro», compresa via Montenapoleone.

Gli altri quattro referendum, a seguire: raddoppiare il numero di alberi, creando un vincolo per cui la metà delle grandi riqualificazioni urbanistiche sia destinata a verde pubblico. Stabilire regole più rigide contro l’inquinamento degli impianti di riscaldamento non ecologici. Risistemare la Darsena come porto di Milano e cercare di «scoprire» anche i Navigli ormai interrati. Infine, obbligo di conservare, anche dopo il 2015, il parco agroalimentare che verrà realizzato per l’Expo. «Chiediamo ai milanesi di esprimersi su una visione di città», sintetizza Croci. «Esiste una maggioranza di cittadini che chiede più coraggio, per una Milano più rispettosa della salute e dell’ambiente, e che non è rappresentata nelle stanze della politica», aggiunge Fedrighini.

Da Corriere.it la notizia qui…

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Presso Venezia la prima centrale elettrica al mondo alimentata a idrogeno


Provinces of the Italian region of Veneto

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Inaugurata il 12 luglio a Fusina. L’impianto Enel da 16 megawatt si basa su un ciclo combinato per produrre energia e calore.

FUSINA (Venezia) – La prima centrale elettrica di dimensioni industriali alimentata a idrogeno al mondo è entrata in funzione lunedì 12 luglio a Fusina, in provincia di Venezia. L’amministratore delegato dell’Enel, Fulvio Conti, il governatore del Veneto, Luca Zaia, e il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni hanno inaugurato l’impianto. La scelta di Fusina come sede della sperimentazione è dovuta alla presenza della centrale termoelettrica a carbone e del vicino polo petrolchimico di Marghera che ha fornito le materie prime. L’impianto, con una potenza di 16 Mw, si basa su un ciclo combinato in cui un turbogas viene alimentato con idrogeno per produrre energia elettrica e calore. Il turbogas è equipaggiato con un a camera di combustione sviluppata per essere alimentata con idrogeno, senza emissione di CO2 e con bassissime emissioni di ossidi di azoto. L’energia termica liberata dalla combustione viene convertita in energia elettrica nella turbina a gas, sviluppando una potenza di circa 12 Mw, mentre i fumi di scarico sono costruiti esclusivamente da aria calda e vapore acqueo. L’impianto ha richiesto un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro.

IMPIANTO – Il rendimento del ciclo viene aumentato sfruttando il calore presente nei fumi di scarico per produrre vapore ad alta temperatura che, inviato alla centrale a carbone esistente, produce ulteriore energia per una capacità aggiuntiva di circa 4 Mw.

Da Corriere.it la notizia qui…

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Gli italiani sempre più eco-consumatori


Ecological analysis of CO 2 in an ecosystem

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La sostenibilità come stile di vita. Il 70% dei clienti della Coop sceglie prodotti ecologici.

Ecco il risultato di un’indagine svolta tra i 10mila soci. La catena ha tracciato il profilo del consumatore ecologista: donna, di media età, laureata, residente nel Centro Nord

A sorpresa insensibili alle tematiche ambientali in maggioranza giovani, istruiti e abitanti al Centro Nord.

Da Affaritaliani   la notizia qui…

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Lombardia, boom del consumatori a chilometro zero


Fruits and colors

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Sarà perché, in tempi di crisi, si è costretti a stringere la cinghia. Sarà perché i prodotti che arrivano da vicino piacciono di più. Non c’è allora da meravigliarsi se sono in crescita i consumatori che, in barba ai prezzi stracciati dei discount e alle offerte vantaggiose dei centri commerciali, scelgono di acquistare “a chilometro zero“.

Soprattutto a Milano. È quanto emerge da uno studio realizzato da Flavio Merlo e Paola Chessa Petroboni, entrambi ricercatori del Centro per lo studio della moda e della produzione culturale (Modacult) dell’Università Cattolica di Milano, che hanno intervistato 504 nuclei familiari lombardi, di cui 283 residenti a Milano.

Lo studio è pubblicato sul portale Cattolicanews.it. L’indagine – presentata nel corso di un seminario organizzato dall’Adiconsum in occasione dell’Expo e dedicato proprio alle abitudini di consumo dei cittadini lombardi – fornisce uno spaccato degli stili di vita che stanno prendendo piede tra le famiglie lombarde, sempre più alle prese con la necessità di sbarcare il lunario. Forse è per questo motivo, secondo quanto risulta dalla ricerca, che chi fa fatica ricorre alla lista della spesa e la rispetta il più possibile contro chi non ha problemi economici e può permettersi di improvvisare.

Da Affaritaliani la notizia qui…

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Mondiali, Brasile-Olanda, la sfida fra maglie “riciclate” Nike


Robinho, St. Jakob Stadion, Basel (Switzerland...

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DIARIO DEI MONDIALI – (ANSA) – JOHANNESBURG – Olanda-Brasile non è solo uno dei quarti di finale del Mondiale (venerdì pomeriggio, Porth Elizabeth) ma anche la sfida dell’ecosostenibilità. Si affrontano infatti due Nazionali che hanno in comune lo sponsor tecnico, la Nike, e quindi anche le maglie che per Sudafrica 2010 sono state prodotte, nei rispettivi colori, con materiale che è appunto ecocompatibile.

Le casacche della Selecao e dell’Arancia Meccanica – che fra l’altro nella versione ‘replica’ hanno ottenuto ottimi risultati in fatto di vendite nel negozio monomarca a Nelson Mandela Square – sono fatte di poliestere riciclato di 13 milioni di bottiglie di plastica altrimenti destinate alla discarica.

Quando nel febbraio scorso vennero presentate a Londra, all’evento presenziarono campioni del calibro di Cristiano Ronaldo e Pato (poi non convocato da Dunga). Più originale il modo scelto da Robinho, altro ‘testimonial’ Nike, per presentare la seconda maglia del Brasile, quella azzurra con ‘i pallini’ finora mai utilizzata al Mondiale: l’ha indossata al sambodromo durante le sfilate del Carnevale. Ciascuna maglia, sia olandese che brasiliana (ma anche quelle di Australia, Nuova Zelanda, Usa, Slovenia, Portogallo e Serbia), è prodotta grazie all’utilizzo di otto bottiglie d’acqua di plastica.

Da Panorama la notizia qui…

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