Milano – Il car sharing cerca un rilancio parcheggi all’aperto in 70 strade


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Image by Peter.Lorre via Flickr

Atm cambia il progetto Guidami: addio ai garage e tessera unica con i mezzi pubblici.

Nuovi parcheggi dove prelevare le auto personalizzate da un logo giallo. Non nascoste, come oggi, nei garage ma parcheggiate in superficie per far conoscere il servizio alla città. Ma anche nuovi abbonamenti e una tessera unica per macchina e metrò. Sta per partire l’operazione rilancio del car sharing, il sistema di auto in condivisione che oggi con cento vetture e 61 parcheggi ha la flotta più grande d’Italia, dice Atm. Che Guidami, così si chiama, lo gestisce (dopo l’acquisizione, nel 2009, di Car sharing Italia di Legambiente) e che oggi vuole estenderlo, copiando un po’ la formula delle bici gialle a nolo del BikeMi.

Da ottobre inizieranno a spuntare in città i primi miniposteggi di prelievo e ritiro delle auto, oggi in autorimesse. Una mappa di 70 postazioni di cui le prime sei, insieme ai vigili, sono già state individuate: Cadorna, Centrale, Sant’Agostino, alla Statale di via Festa del Perdono, Loreto e piazza Fontana. L’ottava arriverà in Porta Genova, si sta cercando la via giusta. Una striscia per delimitare due o tre parcheggi e una colonnina identificativa che in futuro potrà servire anche per prenotare il servizio, oggi richiesto via Internet o tramite il call center. Nuovi parcheggi che gradualmente sostituiranno i garage sotterranei, tutti individuati vicino a fermate del metrò per favorire il trasporto integrato. Si studia anche come arrivare, in futuro, a dare l’accesso a Ztl e corsie riservate. Oltre a tariffe vantaggiose per il weekend, sono in arrivo anche nuovi abbonamenti su misura per chi l’auto la condivide in settimana per andare al lavoro.

L’obiettivo di Atm è estendere il servizio, che oggi conta oltre tremila abbonati e quattromila utilizzatori spot. In genere milanesi, dai 35 ai 40 anni, liberi professionisti, impiegati e insegnanti per lo più uomini, che usano l’auto in condivisione al posto della seconda macchina ma anche della prima. E così inquinano meno (si stima che un’auto in condivisione sostituisca sei mezzi privati) e risparmiano in carburante, assicurazione, bollo, garage, meccanico, sosta, Ecopass.

Da Repubblica.it la notizia qui…

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