Milano M4 Linate-Forlanini FS – Tar: «Metrò 4, gare regolari». Via ai cantieri


Italiano: La stazione Montenapoleone della lin...

Trasporti – Maran: da febbraio i lavori per la tratta Linate-Forlanini. I giudici bocciano il ricorso contro gli appalti. Per il 2015 solo tre fermate su otto.

Percorso minimo. Tre stazioni su otto. Quattro chilometri scarsi. Prima del 2015, la linea 4 della metropolitana arriverà dall’aeroporto di Linate alla stazione ferroviaria Forlanini, che verrà costruita entro il 2013 proprio all’imbocco di viale Corsica, dove già corrono i binari dei treni Fs in arrivo da Lambrate. A quella stazione approderà anche il Passante. Ieri il Tar ha bocciato i ricorsi della cordata Pizzarotti contro l’aggiudicazione dei lavori all’associazione temporanea di imprese guidata da Impregilo. Si sblocca così l’ultimo passaggio burocratico-amministrativo: i cantieri partiranno il primo febbraio, dall’aeroporto di Linate. Questo ulteriore ritardo (almeno 5 mesi) ha costretto però il Comune ad aggiornare di nuovo il programma degli scavi.

«La linea 4 sarà realizzata per l’Expo», proclamava in campagna elettorale, la primavera scorsa, l’ex sindaco Letizia Moratti. Nelle riunioni tecniche circolavano però ipotesi molto diverse: la più ottimistica (ma già ridimensionata rispetto ai proclami) prevedeva l’arrivo a San Babila; la più realistica (ma comunque di complicatissima realizzazione) «fermava» il nuovo metrò a Dateo. Oggi, a causa di tutti i ritardi accumulati nel passato ed ereditati dalla giunta Pisapia, entro il 2015 il Comune può assicurare con certezza soltanto la costruzione delle gallerie fino alla fine di viale Forlanini. «Il nostro obiettivo è quello di consegnare il prima possibile l’intera linea ai milanesi — ha spiegato l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran—ma l’arrivo alla fermata di Forlanini Fs, dove verrà costruita la nuova stazione del Passante ferroviario, assicura comunque il collegamento di Linate con il sito dell’esposizione».

L’aggiudicazione alla cordata Impregilo è del 12 luglio 2011. La decisione del Tar, dopo la presentazione del ricorso, era attesa per la fine di novembre; al consiglio sono servite però due camere di consiglio per arrivare a una sentenza, e così la decisione (si attendono ancora le motivazioni) è slittata al 18 gennaio. Il progetto della M4 nasce diviso in due tratte: una da Lorenteggio a Sforza/Policlinico (6,5 chilometri e 13 stazioni); l’altra da Sforza/Policlinico a Linate (7,7 chilometri e 8 stazioni). Il progetto è stato poi unificato, per ridurne i tempi di realizzazione, e ha un valore complessivo di un miliardo e 700 milioni, al quale il ministero dei Trasporti contribuisce per il 46 per cento del costo, i privati per il 30 per cento e il Comune per la restante parte. La linea avrà il colore blu.

L’arrivo da Linate alla stazione Forlanini nel 2015 dovrebbe essere seguito, l’anno dopo, con il prolungamento fino a San Babila. Di certo non saranno rispettati i tempi (ipotizzati anni fa) per la costruzione dell’intero percorso fino a Lorenteggio entro il 2017. La prima tratta della «linea blu» non avrà particolari problemi costruttivi perché corre per la sua gran parte nel tratto non urbanizzato a Est della città, e i cantieri verranno aperti a lato di viale Forlanini. Molto diverso, e ben più complesso, sarà invece l’«ingresso» in città. Le stazioni verranno costruite in cantieri a cielo aperto, le gallerie saranno invece scavate da un’enorme talpa meccanica sotterranea. Qualche sconvolgimento nella viabilità ci sarà di certo, in particolare perché un cantiere cardine per l’intera linea (un po’ come quelli del cimitero Monumentale e di San Siro aperti ora per la linea 5) verrà localizzato in corso Matteotti. «L’avvio di Area C—conclude Maran — è stato fondamentale anche perché con la riduzione del traffico in centro speriamo di ridurre al minimo i disagi per i futuri cantieri».

English: Logo of future M4 Line of the Milan M...

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Da Corriere.it  la notizia qui…

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Milano Mobilità: Come acquistare, pagare e attivare Area C


Milano, 27 dicembre 2011 – Sono stati definiti i sistemi di pagamento per gli ingressi in Area C.

Oltre al Rid bancario che premette l’attivazione permanente con addebito su conto corrente, si potrà acquistare il ticket nelle rivendite autorizzate (tabaccherie, edicole, Atm point), on line sul sito web, tramite il call center Area C 800.437.437 (attivo tutti i giorni dalle 7.30 alle 24), agli sportelli Bancomat di Intesa San Paolo, ai parcometri.

Con Area C sono previsti cinque tipi di ticket: giornaliero da 5 euro, giornaliero “veicolo residente” da 2 euro (previa registrazione), giornaliero “veicolo di servizio” da 3 euro (previa registrazione), giornaliero “veicolo di servizio” da 5 euro (previa registrazione e acquistabile solo presso i parcometri), multiplo giornaliero, da 30 o 60 euro, con credito a scalare automatico (per giorni anche non consecutivi). L’attivazione del ticket avverrà tramite sms al 339.994.0437 (24 ore su 24), call center 800.437.437 o sito web.

Con Area C sono previsti cinque tipi di titoli di ingresso:

  • Giornaliero da 5 euro
  • Giornaliero “veicolo residente” da 2 euro (previa registrazione)
  • Giornaliero “veicolo di servizio” da 3 euro (previa registrazione)
  • Giornaliero “veicolo di servizio” da 5 euro (solo previa registrazione e acquistabile solo presso i parcometri)
  • Multiplo giornaliero, da 30 e 60 euro, con credito a scalare automatico (per giorni anche non consecutivi )

Modalità d’acquisto dei titoli di ingresso:

  •  RID (attivazione permanente con addebito su conto corrente): ogni accesso viene rilevato automaticamente dal sistema.

Come attivarlo:

  1. compilazione modello “Area C pagamento con R.I.D.”, da scaricare dal sito del Comune e da associare a una o più targhe;
  2. trasmissione dei documenti al numero di fax del Comune di Milano 02.88443333 o all’indirizzo mail ridareac@comune.milano.it;
  3. entro 15 giorni dalla consegna della documentazione sarà attiva l’autorizzazione all’addebito (avviso tramite Sms o email);
  4. ricezione di estratto conto bimestrale contenente giorni di accesso e importo.

Qualora si volesse bloccare l’addebito su conto corrente, precedentemente attivato per Ecopass, si dovrà comunicare la volontà di disattivazione entro il 31 gennaio 2012. In caso contrario, l’addebito degli accessi ad Area C dei veicoli associati a quel RID sarà effettuato con la nuova disciplina tariffaria.

  • Rivendite autorizzate (tabaccherie, edicole, Atm point): da attivare dopo l’acquisto.
  • Portale del Comune di Milano, http://www.comune.milano.it, con carta di credito ( Moneta, Visa e Mastercard): si può stampare o archiviare la ricevuta, il codice univoco e la data d’acquisto.
  • Call center Area C, 800.437.437, tutti i giorni dalle 7.30 alle 24: attivazione contestuale all’acquisto.
  • Sportelli Bancomat di Intesa San Paolo: attivazione contestuale all’acquisto.
  • Parcometri, con PagoBancomat, carta di credito o moneta: attivazione contestuale all’acquisto.

Modalità di pagamento:

  • Addebito su conto corrente bancario (RID)
  • Contanti: presso le rivendite e ai parcometri
  • Con carta di credito: ai parcometri, sul sito web, chiamando il call center, agli sportelli Intesa San Paolo
  • Con PagoBancomat: ai parcometri, agli sportelli Intesa San Paolo

Il pagamento via web, tramite call center o attraverso il bancomat deve essere effettuato:

  • Per i titoli giornalieri, il giorno dell’accesso o entro le ore 24 del giorno successivo
  • Per i titoli multipli, in qualsiasi momento, purché non oltre le ore 24 del giorno successivo al primo accesso

Modalità di attivazione:

  • Sms al 339.994.0437 (24 ore su 24) con testo “PIN.targa”
  • Call center: 800.437.437
  • http://www.areac.it
Milano

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Da Comune di Milano   la notizia qui…

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MILANO: Nuovo Ecopass: 5 euro per tutti, per i residenti 40 ingressi gratis


Milano – Presentato il nuovo Ecopass, che partirà il 16 gennaio 2012: arriva la Congestion Charge, 5 euro per tutti a entrata. Sconti residenti e commercianti. I dettagli

Ecopass traffic sign delimiting restricted are...

MILANO NUOVO ECOPASS: LE CARATTERISTICHE

  • Orari: 7.30 – 19.30 lun-ven in fase sperimentale per 18 mesi dal 16 gennaio 2012.
  • Divieti: No accesso per pre euro benzina e fino euro 3 diesel.
  • auto elettriche: Elettrici sconto 100%.
  • Costo: 5 euro per tutti gli altri veicoli eccetto quelli adibiti a trasporto di cose.
  • Esenzioni: Deroga fino 31 dicembre 2012 per gpl, metano, bifuel e ibride. Esenzioni per disabili, corpo consolare, polizia, croce rossa ecc.
  • Agevolazioni: Agevolazioni per i residenti non ancora decise (probabilmente 40 ingressi gratis e poi 2 euro a ingresso).

LE FACILITAZIONI

Veicoli adibiti a trasporti di cose:

  • 5 euro comprese 2 ore di sosta, oppure 3 euro senza facilitazioni sulla sosta.
  • I veicoli per trasporto di cose con diesel euro 3, di pubblica utilità, potranno entrare.
  • Nuovi stalli dedicati a carico scarico merci
Milano o San Francisco?

Image by Luca Zappa via Flickr

Da Milano Today   la notizia qui…

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MOBILITA’: Milano, via alla congestion charge 5 euro al giorno per l’auto in centro


La giunta Pisapia vara l’Area C e manda in pensione l’Ecopass della Moratti. Quaranta ingressi gratuiti per i residenti nella Cerchia dei Bastioni e agevolazioni per i commercianti.

Giuliano Pisapia Sindaco di Milano

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Via libera da Palazzo Marino alla congestion charge a Milano. La giunta del sindaco Giuliano Pisapia cambia l’Ecopass, introdotto ai tempi di Letizia Moratti, introducendo una tassa di 5 euro per tutti i veicoli che transiteranno nella Cerchia dei Bastioni. Il provvedimento entrerà in vigore il 16 gennaio 2012 e si chiamerà Area C. Il nome della nuova area di pedaggio che soppianterà l’Ecopass dopo quattro anni è stato annunciato da Pisapia al termine della riunione di giunta: “Ecopass non esiste più”, ha detto il sindaco. “E pensare che adottiamo questo provvedimento per fare cassa è sbagliato”.

I commercianti potranno optare per i primi mesi, a titolo sperimentale, fra il ticket scontato a 3 euro senza sosta gratuita e i 5 euro con 2 ore di sosta gratuita. I residenti, invece, avranno diritto a 40 ingressi gratuiti l’anno: dal 41esimo in poi pagheranno 2 euro. “Lo spirito del referendum è stato pienamente rispettato, siamo soddisfatti tranne che per la deroga per i commercianti che non funziona e speriamo che tra sei mesi, quando sarà ridiscussa, verrà tolta”, ha commentato il presidente della commissione Ambiente, Carlo Monguzzi.

Ecopass

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Da Repubblica.it   la notizia qui…

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MOBILITA’ – Da Londra a Singapore ecco dove si paga per entrare con l’auto in centro


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Nella capitale inglese più di 11 euro a ingresso, ma i soldi per legge devono finanziare il trasporto pubblico.

La madre di tutti gli Ecopass? Non è Londra dove per entrare in centro con l’auto bisogna sborsare 10 sterline (11 euro e 40 cent), ma Singapore: la città stato asiatica è stata la prima, nella metà degli anni 70, a introdurre un sistema di pedaggio urbano per tutti i veicoli in transito in alcune zone presidiate da varchi. Un esperimento che ha fatto scuola, seppure a latitudini ben diverse: circa dieci anni dopo, in Norvegia, le amministrazioni di Bergen e Oslo varano zone a pagamento per finanziare nuove linee di trasporto pubblico.

Caselli simili a quelli autostradali spuntano in città. Per gli automobilisti è l’inizio di una nuova era, quella del «road pricing»: l’ennesimo balzello per i critici, mentre per i sostenitori è una misura indispensabile per alleggerire il traffico e al tempo stesso per potenziare il trasporto pubblico locale.

A Londra la «congestion charging» è nata nel 2003 su impulso dell’allora sindaco Ken Livingstone. Per realizzare il progetto, fra telecamere, software e campagne informative, sono state spese 161 milioni di sterline (al cambio 183 milioni di euro) a cui vanno ad aggiungersi oltre 100 milioni l’anno per gestione ordinaria, ma gli incassi restano superiori agli investimenti: solo lo scorso anno introiti per 173,5 milioni, soldi che per legge devono essere reinvestiti nel trasporto pubblico locale. Nonostante la decisione del primo cittadino Boris Johnson di rimuovere la parte ovest dell’area a pedaggio.

Le tariffe della capitale inglese sono elevate: ogni accesso costa 10 sterline, che diventano 12 in caso di pagamento posticipato entro la mezzanotte. A pagare sono tutte le automobili e i mezzi commerciali, tranne quelli elettrici e le vetture Euro 5 che emettono meno di 100g/km di CO2. Insomma, anche le auto ibride che non rispettano tali parametri non hanno accesso libero. E per l’anno prossimo è previsto un inasprimento: il bonus toccherà soltanto a chi produce meno di 80 g/km, cioè una parte infinitesimale del parco circolante di Londra.

Da Corriere.it   la notizia qui…

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Rinnovabili/ Pippa Middleton in prima linea


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Pippa Middleton, la sorella ormai famosissima della moglie del principe William, ha trovato lavoro nel settore delle rinnovabili. L’azienda in questione, infatti, opera nel settore della geotermia e punta a trasformare l’acqua calda del sottosuolo in calore ed elettricità.

Ad assumerla è stato il suo ex-fidanzato, il duca di Northumberland George Percy. Il 26enne figlio di uno degli uomini più ricchi della Gran Bretagna, ha fondato l’anno scorso l’azienda di energia geotermica assieme al magnate Algy Cluff, che possiede delle miniere di oro nella Sierra Leone.

Ora la ragazza più paparazzata del Regno Unito dovrà destreggiarsi tra il nuovo incarico e la sua occupazione alla Table Talk, dove lavora come organizzatrice di eventi, oltre a continuare a seguire il giornale online del sito di accessori per feste dei genitori Party Pieces.

Quello di cui però più sparlano i tabloid inglesi è il fatto che ora Pippa è ufficialmente fidanzata con Alex Loudon, ma ora si troverà a lavorare fianco a fianco con George, con cui proprio la settimana scorsa è stata beccata in vacanza a fare le ore piccole a Madrid.

Da Affaritaliani.it   la notizia qui..

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Milano. Circle Line: Linea metropolitana circolare


Milano avrà una nuova metropolitana leggera di superficie circolare, una sorta di Circle Line simile alla overground di Londra. Essa andrà ad aggiungersi alla rete di linee metropolitane esistenti e in progetto. Non si sa ancora quale sarà il nome identificativo o se verrà semplicemente chiamata “Circle Line”, né il colore.

Tracciato: 27 Km
Stazioni: 18
Costo:150 milioni di euro
Apertura: 2014-2015.

“Una rivoluzione nel sistema della mobilità cittadina. La Circle line diventerà, a basso costo, un sistema di trasporto complementare alla metropolitana e al passante. Essa permetterà di spostarsi senza passare dal centro trasformando, di fatto, la struttura radiale in una rete”.
Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli durante un sopralluogo sul tracciato ferroviario interessato dalla realizzazione della Circle line.

In pratica sul tracciato di 27 km del passante esistente saranno realizzate 6 nuove stazioni (Dergano, Istria, Forlanini, Zama, Tibaldi, Canottieri) che, con le 9 già in esercizio, andranno a incrociare le linee metropolitane facilitando tutte le interconnessioni. La frequenza dei treni passerà dagli attuali 30 a una media di uno ogni 6 minuti.

Da Urban file la notizia qui…

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L’Europa: «Smog fuorilegge, Milano è da processare»


Traffic Kills - Reclaim your oxygen!
Image by DanteAlighieri via Flickr

Ambiente – polveri sottili, soglie superate in 16 giorni su 18 da inizio anno. Alla Corte di giustizia i dati sulle micropolveri oltre i limiti. Torna il rischio di maxi-multe.

MILANO – Elementi, indizi e prove sono stati raccolti. Il pm ha concluso il suo lavoro, ha chiuso l’istruttoria. E allora, che valuti il giudice. Vedremo il processo. Saremo condannati per il superamento dei valori limite per le particelle di Pm10? Ci sarà una maxi multa? E maxi quanto? Per intanto c’è una certezza. Come si legge in una lettera della Commissione europea, nel ricorso alla Corte di giustizia contro Milano ha pesato, e parecchio, la costante condizione di illegalità proprio delle polveri sottili.

Da Corriere.it la notizia qui…

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Biciclette, il trucco per diffonderle? Creare piste ciclabili


LONDON, ENGLAND - MAY 26:  London Mayor Boris ...
Image by Getty Images via @daylife

Non solo incentivi, bike sharing o altre trovate stravaganti: il modo migliore per far diffondere l’uso delle biciclette è dare la possibilità ai ciclisti di guidarle senza pericoli. Questo sembra averlo capito Boris Johnson, sindaco di Londra, dato che l’iniziativa delle “autostrade per biciclette” ha avuto un incredibile successo.

Si tratta di un’idea, la quale si è affiancata all’introduzione del sistema di bike-sharing cittadino di cui vi avevamo parlato in passato, che prevede l’incremento del chilometraggio, ma anche della larghezza, delle piste ciclabili, in modo da aumentare la sicurezza di chi gira su due ruote.

Secondo i risultati dello studio della Transport for London, è stato registrato un +70% di ciclisti per le strade della capitale inglese ad ottobre 2010 rispetto all’anno precedente, quando ancora nessun iniziativa pro-biciclette era stata attuata.

Il sito GOOD spiega:

Questo significa che il numero di ciclisti sulle strade, nel periodo precedente alle autostrade, è stato del 70 per cento più basso di quanto lo sia ora che le autostrade sono state installate. Si tratta di una promozione efficace delle biciclette che non si è mai vista […] Riusciranno le altre città a guardare questi risultati ed iniziare una pianificazione per aumentare le corsie per biciclette, anziché semplicemente lasciarle a camminare sul lato della strada?

Ora non chiediamo che anche nelle città italiane si installino le “autostrade” per le biciclette, ma almeno che si possano incrementare le piste ciclabili, visti i risultati che portano. Va inoltre sottolineato che il picco della presenza di ciclisti coincide con l’introduzione del programma di bike-sharing, che per fortuna molte città italiane hanno già adottato. Solo così sarà possibile ridurre il traffico, con conseguente minor stress per i cittadini, risolvere il problema di molti che non possono sostenere i costi per il carburante così alti, abbattere enormemente le emissioni di CO2 e perché no, migliorare anche la salute della popolazione.

Da Ecologiae la notizia qui…

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Presentato a Nagoya l’indice per calcolare il livello di biodiversità nelle città


City Garden in Sofia, Bulgaria

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City Biodiversity Index (CBI): il nuovo strumento, presentato a Nagoya nell’ambito della COP 10, per calcolare il livello di biodiversità nelle città. A livello internazionale, 15 città hanno già testato il CBI e altre 20 hanno dato la propria disponibilità per far parte del progetto.

Si chiama City Biodiversity Index (CBI) ed è il nuovo strumento, che è stato presentato il 25 ottobre a Nagoya nell’ambito della COP 10, per calcolare il livello di biodiversità nelle città.

Il progetto è ancora in fase di elaborazione ed è stato avviato a dicembre del 2009 in 15 città tra cui Curitiba in Brasile, Bruxelles, Edmonton in Canada, Tallinn in Estonia, Montpellier, Francoforte, Bandung in Indonesia, Nagoya, Waitakere City in Nuova Zelanda, Singapore, Bangkok e Londra. Considera in totale 23 parametri utilizzati per monitorare e quindi effettuare un’azione di implementazione, predisponendo piani strategici ad hoc.

Da Eco dalle città la notizia qui…

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A Londra raccolgono ogni anno trenta tonnellate di frutta, Milano potrebbe imitarla?


Union Street Urban Orchard
Image by Jack999 via Flickr

Sebbene iniziative come quella dell’Union Street Urban Orchard siano estemporanee anche in Inghilterra e non la norma, Londra rimane una spanna avanti le altre città europee su un fronte inedito e intrigante: la raccolta urbana della frutta.

Pensate, nel 2009 l’associazione Organiclea ne ha raccolto 30 tonnellate (perlopiù mele) dagli alberi londinesi, immaginate il rimorchio di un TIR pieno e vi sarete fatti un’idea. Vi rimando a http://www.videocrux.com per un video che immortala i raccoglitori in azione con tanto di pertiche, cliccate qui.

Com’è possibile una raccolta così abbondante? Nell’area urbana di Londra gli alberi da frutto – non solo meli ma anche peri, fichi, noci e ciliegi – sono molto diffusi e gli addetti volontari che girano per la città non solo attingono dalle piante dei parchi pubblici ma anche a quelli che crescono nei giardini dei privati (ovviamente chiedendo il permesso ai proprietari). La qualità del raccolto, assicurano poi, non è compromessa dall’inquinamento atmosferico e in questo modo non si sprecano tonnellate di frutta altrimenti inutilizzate.

Sarebbe possibile per Milano imitare Londra e diventare non solo più verde ma anche più “produttiva”? Il clima del capoluogo lombardo non è di certo meno favorevole agli alberi di quello inglese e in vista di Expo 2015 sarebbe un buon modo per avvicinare la città al tema della esposizione internazionale che si terrà in Fiera: il cibo e la biodiversità.

Da 02Blog la notizia qui…

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Lombardia, boom del consumatori a chilometro zero


Fruits and colors

Image by Trellina via Flickr

Sarà perché, in tempi di crisi, si è costretti a stringere la cinghia. Sarà perché i prodotti che arrivano da vicino piacciono di più. Non c’è allora da meravigliarsi se sono in crescita i consumatori che, in barba ai prezzi stracciati dei discount e alle offerte vantaggiose dei centri commerciali, scelgono di acquistare “a chilometro zero“.

Soprattutto a Milano. È quanto emerge da uno studio realizzato da Flavio Merlo e Paola Chessa Petroboni, entrambi ricercatori del Centro per lo studio della moda e della produzione culturale (Modacult) dell’Università Cattolica di Milano, che hanno intervistato 504 nuclei familiari lombardi, di cui 283 residenti a Milano.

Lo studio è pubblicato sul portale Cattolicanews.it. L’indagine – presentata nel corso di un seminario organizzato dall’Adiconsum in occasione dell’Expo e dedicato proprio alle abitudini di consumo dei cittadini lombardi – fornisce uno spaccato degli stili di vita che stanno prendendo piede tra le famiglie lombarde, sempre più alle prese con la necessità di sbarcare il lunario. Forse è per questo motivo, secondo quanto risulta dalla ricerca, che chi fa fatica ricorre alla lista della spesa e la rispetta il più possibile contro chi non ha problemi economici e può permettersi di improvvisare.

Da Affaritaliani la notizia qui…

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Milano: Mobilità cittadina. “Circle line” cambierà il modo di muoversi in città


Il passante

Image by iuk via Flickr

La nuova rete di trasporti prevede sei nuove stazioni, un treno ogni sei minuti e punti di intersezione con la metro. Sarà a regime entro quattro anni. Masseroli: “Una rivoluzione a basso costo. Diventerà un sistema complementare alla metropolitana e al passante”

Milano, 15 giugno 2010 – “Una rivoluzione nel sistema della mobilità cittadina. La Circle line diventerà, a basso costo, un sistema di trasporto complementare alla metropolitana e al passante. Essa permetterà di spostarsi senza passare dal centro trasformando, di fatto, la struttura radiale in una rete”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli durante un sopralluogo sul tracciato ferroviario interessato dalla realizzazione della Circle line.

Sul tracciato di 27 km del passante esistente saranno realizzate 6 nuove stazioni (Dergano, Istria, Forlanini, Zama, Tibaldi, Canottieri) che, con le 9 già in esercizio, andranno a incrociare le linee metropolitane facilitando tutte le interconnessioni. La frequenza dei treni passerà dagli attuali 30 a una media di uno ogni 6 minuti. Un’operazione che si potrà effettuare con l’acquisto di una decina di nuovi mezzi e con l’aumento della velocità di percorrenza che potrebbe portare a compiere il percorso intorno a Milano da nord-ovest a sud-ovest in meno degli attuali 30 minuti.

Documenti: il tracciato della Circle_line

Da Comune di Milano la notizia qui…

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AMBIENTE L’Europa in bicicletta


mad bikes in germany

Image by grenade via Flickr

«La rastrelliera all’esterno della biblioteca statale di Berlino può ospitare più di cento biciclette. A mezzogiorno sono quasi tutte occupate, per questo arrivo sempre al mattino…». Immagine emblematica quella della Stabi, la biblioteca della città dell’ex Muro, descritta da Max Mauro nel suo “angelico” diario a pedali La bici sopra Berlino (Ediciclo).

Berlino, dal Mitte al quartiere turco di Kreuzberg, fino agli estremi lembi di una metropoli di quasi quattro milioni di abitanti, totalmente ciclabile, si gira rigorosamente pedalando, ed è riconosciuta da sempre tra le grandi capitali della bicicletta e del traffico sostenibile, su due ruote. Del resto nella sagace Germania della signora Merkel le biciclette che sfrecciano per le strade, sempre nel rispetto dei semafori e soprattutto del pedone, sono il doppio delle auto, le quali vengono abbandonate a lunghi letarghi nei garage dalla maggior parte degli ottantadue milioni di tedeschi. Questi infatti, molto civilmente e senza appellarsi al pensiero della Scuola di Francoforte, visto che la media degli spostamenti giornalieri è di appena cinque chilometri hanno compreso da tempo che è molto più vantaggioso, per la salute pubblica e privata, servirsi dei settanta milioni di mezzi pedalanti. Ma l’ottimo modal share ciclistico teutonico non si accontenta e per stare a ruota con i modelli più avanzati di Viennae Londra, ma soprattutto con le “regine” della “mobilità dolce” Copenaghene Amsterdam.

Da Berlino a Monaco di Baviera, aumenta ad ogni stagione il numero e la lunghezza delle piste ciclabili, che ormai costituiscono una rete di quarantamila chilometri.

Da Avvenire la notizia qui…

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Roma – Inaugurato il bike sharing al Terzo Municipio


Pantheon by night, Roma, Italy.

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L’inaugurazione c’è stata, la protesta pure. De Lillo non è stato molto contento dello striscione di protesta, ma poi ha rilasciato un’ ampia intervista in cui si è mostrato ottimista sulla diffusione delle ciclabili, prime tra tutte la ciclabile verso il mare, che dovrebbe raggiungere Fiumicino.

Per la ciclabile nomentana ha detto che il Comune è assolutamente favorevole alla realizzazione e che si stanno superando le ultime difficoltà per reperire i fondi. Con tutta probabilità lavori inizieranno l’anno prossimo e la ciclabile sarà terminata entro la fine del 2010.

Ha detto anche che a breve iniziano i lavori di “lisciamento” della ciclabile del Tevere. Poi ha parlato dell’ampliamento del bike sharing che dovrebbe presto arrivare a 70 postazioni diffondendosi anche in altri municipi. Si è parlato anche di rastrelliere davanti alle scuole e uffici pubblici, e, soprattutto, senza che nessuno dei presenti lo sollecitasse, ha riferito che è ormai quasi pronta una delibera comunale che consentirà di parcheggiare le bici nei cortili condominiali anche se il regolamento del condominio lo vieta.

Da Roma pedala la notizia qui…

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