Il sistema degli incentivi statali per ridurre l’emissione di Pm10 con l’installazione agevolata di filtri antiparticolato rischia di trasformarsi in una farsa all’italiana.
La denuncia arriva da Bruno Tronchetti Provera, presidente di Pirelli Eco Technology, il quale nell’ambito del convegno organizzato da Legambiente su “Inquinamento e traffico commerciale a Milano” ha rivelato come tra i proprietari di veicoli commerciali si stia consolidando sempre più un irritante malcostume: “La prassi furbesca è quella di prenotare presso l’Aci il sussidio governativo e, una volta ottenuta la relativa ricevuta, non procedere più all’installazione del filtro, fiduciosi del fatto che, in caso di controlli, sarà sufficiente esibire la prenotazione per sfuggire alla multa”.
Tronchetti Provera ha anche reso noto che dei 10 milioni di euro messi a disposizione dal Governo, soltanto un terzo è stato fatto oggetto di richiesta da parte dei proprietari dei mezzi a diesel, e che tra i beneficiari dell’incentivo solo uno su due procede realmente a installare un dispositivo filtrante: “Tutti gli altri, contributo alla mano, rimandano continuamente l’intervento, convinti della tolleranza dei controllori”. La soluzione? “Basta non rinnovare più la prenotazione: scaduta la sua validità, che è di tre mesi, o si è montato il filtro oppure addio incentivo”.
Da Quattroruote la notizia qui…
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