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Appartenendo entrambe alla specie Cannabis sativa, la canapa e la marijuana si differenziano per i maggiori livelli di concentrazione del principio psicoattivo (il tetraidrocannabinolo), che fanno della seconda uno stupefacente.
La distinzione non è sempre agevole, come è dimostrato dal fatto che solo tre anni fa due ricercatori statunitensi, presso l’Università del Minnesota, sono riusciti per primi a mettere a punto una tecnica fondata su marcatori genetici per separare inequivocabilmente le piante di canapa da quelle di marijuana.
Il dettaglio deve essere sembrato trascurabile a Peter Walker, direttore del Centro di ricerca per i materiali da costruzione innovativi della britannica Università di Bath, convinto che un’edilizia eco-sostenibile passerà per la costruzione di case in canapa, le cui fibre saranno adeguatamente stabilizzate con un collante a base di calce.
Da Panorama.it la notizia qui…
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