A seguito del devastante terremoto di magnitudo 9 che ha colpito il Giappone l’11 marzo del 2011, il rischio sismico nell’area della centrale di Fukushima sarebbe aumentato.
A dirlo è un recente studio condotto dai ricercatori della European Geosciences Union (EGU), pubblicato sulla rivista scientifica online Solid Earth. Gli autori hanno analizzato i dati di oltre 6 mila terremoti, scoprendo che quello dell’11 marzo ha aperto una faglia sismica vicino alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi.
I geologi chiedono pertanto alle autorità giapponesi di rafforzare le misure di sicurezza dell’impianto, in modo che possa resistere a nuove scosse, anche molto intense, che potrebbero interessare l’area.
Da Ecoblog.it la notizia qui…
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Filed under: energia rinnovabile | Tagged: Earth, EGU, European Geosciences Union, fukushima, Fukushima Daiichi, Fukushima Daiichi Nuclear Power Plant, gas radon e terremoti, Japan, prevedere i terremoti, prevenzione terremoti, terremoti, terremoto, terremoto in giappone, Tohoku University |
La domanda che mi sorge spontanea è: quali sarebbero le conseguenze sulle centrali già seriamente danneggiate di eventuali scosse sismiche di intensità eccezionale, non solo per il Giappone ma anche per il mondo intero? Siamo veramente preparati a fronteggiare una situazione del genere ?. Intanto ad un anno dall’incidente i media quasi non parlano più di questa tragedia, come se oggi il pericolo radiazioni risultasse superato, inoltre molte nazioni ora starebbero decidendo di volere ricominciare a reinvestire sulle centrali nucleari.